L’ARS approva la riforma per l’acqua pubblica

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    In Sicilia l’acqua torna in mani pubbliche. L’Assemblea regionale siciliana questa sera ha approvato l’intero articolato della riforma che prevede nove Ambiti territoriali ottimali (Ato) che potranno assegnare la gestione del servizio a una società pubblica, mista o anche ai privati in caso di offerta vantaggiosa. Manca solo il voto finale al testo, che dovrebbe arrivare comunque prima della chiusura della seduta parlamentare. Cracolici: “Era uno dei punti centrali del nostro programma di governo”. Approvato un emendamento proposto da Crocetta per dimezzare i costi dell’acqua non potabile. Per l’assessore Contrafatto: “Obiettivo raggiunto nonostante le pulsioni demagogiche”.
    La riforma dell’acqua contiene alcune norme di “solidarietà” come la garanzia di un quantitativo “minimo vitale” di 50 litri al giorno per i cittadini morosi e un fondo di sostegno per il pagamento delle bollette delle famiglie meno abbienti.