“Ancora lanci di stampa su opere siciliane che da decenni non hanno ancora visto la loro realizzazione. Si stanno trascurando tutti gli investimenti in infrastrutture ferroviarie e si sta pensando alla sola opera della Palermo-Catania-Messina con una spesa di 8/10 miliardi”. È quanto sostiene il Comitato pendolari siciliani. “Siamo convinti che se questi miliardi venissero spalmati su tutta la rete ferroviaria siciliana cambierebbero certamente il volto infrastrutturale della Sicilia” sostengono in un comunicato.
secondo il comitato, con la stessa cifra stanziata per la sola Palermo-Catania-Messina, si potrebbero ammodernare e velocizzare le tratte:
– Trapani-Palermo (Alcamo-Trapani via Milo chiusa da oltre 2 anni);
– il completamento del raddoppio tra Castelbuono-Patti sulla dorsale tirrenica;
– il completamento del raddoppio sulla dorsale ionica Giampilieri-Fiumefreddo;
– il completamento del raddoppio Catania Ognina-Catania Centrale (da circa 8 anni);
– l’interramento della stazione di Catania;
– la velocizzazione della Catania-Siracusa;
– la velocizzazione della Siracusa-Modica-Ragusa-Gela-Caltanissetta;
– il collegamento con gli aeroporti di Fontanarossa e Comiso.
“Queste sono le opere che con i finanziamenti previsti dallo Sblocca Italia potevano definitivamente cambiare il volto infrastrutturale della Sicilia – sostengono i rappresentanti del Comitato – invece si vuole a tutti i costi investire sui collegamenti delle tre Città, lasciando mezza Sicilia senza alcuna possibilità di avere una mobilità ferroviaria efficiente ed efficace”.