La gestione del servizio idrico integrato in Sicilia è a «prevalente interesse pubblico», ma potrà essere affidata anche a società miste o soggetti privati, che però andranno incontro a pesanti sanzioni in caso di disservizi. È una delle norme già approvate del disegno di legge di ripubblicizzazione dell’acqua, in esame in questi giorni all’Assemblea Regionale Siciliana. Gli altri articoli del ddl già approvati prevedono, fra l’altro, la nascita di nove Ato nell’isola e alcune norme di “solidarietà” come la garanzia di un quantitativo “minimo vitale” di 50 litri al giorno per i cittadini morosi e un fondo di sostegno per il pagamento delle bollette delle famiglie meno abbienti. I lavori riprenderanno lunedì alle 16, l’approvazione definitiva è prevista entro il 12 agosto.