Il mercato del Due Torri

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    PIRAINO – Ad una settimana dal via del ritiro precampionato, da effettuare in sede dal pomeriggio di lunedi 27, di ufficiale in casa Due Torri c’è solo che la società ha prodotto lo sforzo economico dell’iscrizione al suo terzo campionato di serie D, aggiungendo l’onerosa fidejussione, e dovendo nel contempo onorare le vertenze economiche perse tra gli altri con l’ex allenatore Antonio Alacqua oltre che qualche residuo fisiologico per completare lo scorso straordinario torneo di Quarta serie. Da oggi anche questi tasselli andranno al loro posto grazie agli sforzi della dirigenza, la famiglia Raffaele in primis, e l’aiuto sempre fattivo del comune pirainese, stretto attorno alla realtà di spicco della comunità, vanto della fascia tirrenico-nebroidea di cui è rimasta l’ultimo baluardo. E quando tutte le pedine andranno a riempire le caselle sarà annunciato urbi et orbi l’Antonio Venuto bis, allenatore in pectore come egli stesso attualmente si definisce, il quale è in perfetta sintonia con la società e con la tifoseria che si identifica con il suo Ferguson. Venuto è garanzia di solidità e di continuità pur se la dirigenza sta davvero facendo l’impossibile per garantirgli un budget almeno sufficiente per centrare una tranquilla permanenza. Essendo giocoforza inferiore a quello della passata stagione Venuto (che non ha potuto acciuffare il gioiosano Calabrese finito al Rocca e l’ex Mincica, andato all’Atletico Gela sempre in Eccellenza) deve limitare le sue mire, concentrandosi su un attaccante da 15-20 gol a campionato, a parte quello Jonis Khoris già bloccato, mentre a centrocampo pare proprio che tra Lavrendi e Criniti il tecnico-manager propenda per il secondo, in grado di fare anche la seconda punta. Per il resto arriveranno parecchi juniores, alcuni dei quali visionati nello stage di martedi scorso all’Enzo Vasi che si aggregheranno ai biancorossi fin dal primo giorno del ritiro, mentre quasi certamente il portiere di riserva, Sebastiano Paterniti, andrà via per accasarsi all’Igea Virtus. (Claudio Argiri)